Sfiorare la capsula nella quale sei imprigionata
È trasparente e viva e sa di tabacco
Dell’ottocento l’aria del tuo alito
Donna che non chiedi che con gli occhi
E trasparenti e grandi
Grigio sabbia
Fumo di londra sui tuoi indumenti
Composte le braccia tremante il cuore
Tra lo zucchero che ti annienta
Ti sedi così nuda quasi lo posso vedere
Sempre a immaginare che resisti
E ti offendi e ti indigni di proverbi usati
Controllando la tua risata
Che mi investe come pioggia fine
Che mi bagna e svanisce
Così svanisci tu inghiottita dalla strada
Porti appresso il peso della vita
E studi un altro modo per non cadere a terra
O lo fai tra coperte già calde
Che non bruci per non sentire
Il puzzo di sudore di anni rimasti
Ad ascoltarti e consigli pronti
E io non riesco a dire che resterei con la tua
Fronte accesa tra le mie mani
Tutte le notti
E non dovrei più chiedere scusa
Per scansarti all’indietro
E la mia bocca sulle tue labbra
Non chiederebbe che aprire questa
Porta e destare un sorriso
Dimenticato negli angoli
Bianchi di polvere